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al testo di Rosetta Sacchi
Ho sognato
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Ho sognato di spighe un mare mosso e tra le onde fazzoletti rossi vesti di carta e pelle di velluto Ho sognato il frinire delle cicale e lo scroscio della pioggia sopra i tetti il fruscio rumoroso delle foglie e delle piume l'alito soave dentro nidi dove si stava stretti e di becchi c’era un bel frastuono.
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Dedalus
- 20/01/2021 21:06:00
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La lirica è come uno sguardo attento buttato oltre la finestra, che paziente passa in rassegna tutto ciò su cui si posa. È uno sguardo silenzioso che percorre lintimo dell’essere, i suoi luoghi, il ritorno sistematico delle stagioni, sui campi di grano "Ho sognato di spighe un mare mosso" e laccedere dentro case colme di ricordi e di tempo metaforizzate in quel "dentro nidi dove si stava stretti/e di becchi c’era un bel frastuono". È uno sguardo che amorevolmente indugia e si sofferma sulle cose e su quanto parla quel linguaggio denso di significato che solo il silenzio sa esprimere. Scrittura che spazia nel mondo bucolico. Veramente piaciuta.
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