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Ho sognato

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Ho sognato di spighe un mare mosso

e tra le onde fazzoletti rossi

vesti di carta e pelle di velluto

Ho sognato il frinire delle cicale

e lo scroscio della pioggia sopra i tetti

il fruscio rumoroso delle foglie

e delle piume l'alito soave

dentro nidi dove si stava stretti

e di becchi c’era un bel frastuono.

 Dedalus - 20/01/2021 21:06:00 [ leggi altri commenti di Dedalus » ]

La lirica è come uno sguardo attento buttato oltre la finestra, che paziente passa in rassegna tutto ciò su cui si posa. È uno sguardo silenzioso che percorre l’intimo dell’essere, i suoi luoghi, il ritorno sistematico delle stagioni, sui campi di grano "Ho sognato di spighe un mare mosso" e l’accedere dentro case colme di ricordi e di tempo metaforizzate in quel "dentro nidi dove si stava stretti/e di becchi c’era un bel frastuono". È uno sguardo che amorevolmente indugia e si sofferma sulle cose e su quanto parla quel linguaggio denso di significato che solo il silenzio sa esprimere. Scrittura che spazia nel mondo bucolico. Veramente piaciuta.

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